Progetti da finanziare
Settore ALIMENTARE
I progetti che qui proponiamo riguardano in particolare lo sviluppo e il sostegno di attività negli ambiti dell’agricoltura e dell’allevamento, due tipologie di attività che sono da sempre considerate complementari.
L’area in cui proponiamo questi interventi è quella del Sahel, una delle aree più colpite da problemi di siccità e aridità, con ricorrenti carestie e livelli di alimentazione del tutto insufficienti. L’obiettivo di fondo è quello di poter creare attraverso il coinvolgimento di imprese europee, attive in questo settore, microimprese e attività autogestite che possano attivare un processo di sviluppo sostenibile. In questo modo si crea un reale ponte di collaborazione equa tra nord e Sud del mondo dando da un lato la possibilità ai paesi più poveri di recepire nuove tecnologie, che comunque rispettino l’ambiente e creino un vero sviluppo sostenibile e dall’altro lato si potrebbero aprire nuove strade di mercato per le aziende europee.
Le attività agricole producono i generi alimentari necessari per la nostra sopravvivenza e oggi contribuiscono in misura modesta al Prodotto Interno Lordo anche se occupano ancora la maggioranza della popolazione attiva del pianeta (circa 40%). Esistono grandi differenze tra i paesi in via di sviluppo, in cui l’agricoltura è spesso praticata con metodi tradizionali, e i paesi industrializzati, dove invece è tecnologicamente più avanzata.
Nell’Africa Sub-Sahariana le attività agricole impiegano la maggior parte della popolazione attiva (85%). Qui viene praticata principalmente un’agricoltura tradizionale di sussistenza, destinata dunque a soddisfare il fabbisogno alimentare delle famiglie contadine. Nella fasce più aride della savana africana un’agricoltura tradizionale a secco (che non necessita d’irrigazione) produce principalmente miglio e sorgo, cereali a basso contenuto nutritivo, adatti però a questo tipo di ambiente asciutto.
Nei paesi dell’area del Sahel è tuttora molto diffuso un allevamento tradizionale, caratterizzato da arretratezza tecnologica e scarsità del reddito prodotto. Prevale soprattutto l’allevamento di pollame, bovini e ovini. Gli interventi che qui sotto vengono esposti vogliono valorizzare e dare impulso a questi settori valorizzando le attività già esistenti e dando maggiore supporto da un punto di vista commerciale e tecnico.
1. Sviluppo delle conoscenze e delle attività ittiche (Prog. 142)
Luogo: La provincia del lago Bam
Paese: Burkina Faso
Costo totale: 3912975 F CFA = 5965 €
La popolazione dei villaggi di Loulouka, Darigma e Rakoegtenga è di circa 2664 abitanti appartenenti a due etnie, mossi e peulh. Questa zona è caratterizzata da un alto tasso di povertà nonostante le attività esercitate (agricoltura, allevamento, artigianato,..). Questa situazione di precarietà è riconducibile alle scarse conoscenze tecniche, economiche e ai problemi sociali (il lavoro, la cattiva gestione delle risorse naturali, la sanità). Con questo intervento si vogliono formare 50 membri dell’associazione e nello specifico: 25 come pescatori, prevedendo attività formative sullo sfruttamento razionale e corretto delle attività di pesca e sulle tecnologie e strumenti necessari per tale attività; gli altri 25 come trasformatori di pesce con una formazione tecnica sulla realizzazione e gestione di forni per migliorare la trasformazione e conservazione del pesce.
2. Sviluppo dell’attività di allevamento di maiali (Prog. 143)
Luogo: Bam (settore 6 di Kongoussi)
Paese: Burkina Faso
Costo totale: 7365600 F CFA = 11228 €
L a Provincia di Bam, luogo in cui verrà realizzato il progetto, è caratterizzata dalla prevalenza di attività nell’ambito dell’agricoltura e dell’allevamento. L’Aspirat delle Suore di Notre Dame du Luc è situato nella provincia di Bam ed è stato fondato nel 1967. Tale Istituto dà la possibilità alle ragazze di acquisire una formazione e le competenze necessarie per poter svolgere alcune attività quali: la sartoria, la cucina, l’agricoltura, l’allevamento. Malgrado la buona volontà delle Suore e delle ragazze l’insufficienza dei mezzi finanziari rende difficile la gestione dell’Aspirat. Il progetto intende rafforzare e incrementare, attraverso la formazione, le capacità imprenditoriali delle ragazze e avviarle nell’attività dell’allevamento dei maiali. Tutto ciò le aiuterà a diventare autonome economicamente e l’avvio di attività commerciali e imprenditoriali, anche se di piccole dimensioni, avrà con il tempo delle ripercussioni positive sull’intera popolazione.
3. Realizzazione di un’area orticola (Prog. 144)
Luogo: Villaggio di Goumsa, Comnune di Kayao
Paese: Burkina Faso
Costo totale: 15815369 F CFA = 24109 €
Il villaggio di Gumsa, destinatario del progetto, è situato nel comune rurale di Kayao, a 63 Km a sud ovest di Ouadougou. Le migrazioni verso la Costa d’Avorio, relativamente importanti nel passato, ora sono diminuite poiché i giovani rimangono sempre più nei villaggi e conducono attività, prevalentemente nel settore dell’agricoltura, nella stagione secca. Le terre utilizzabili sono ancora disponibili ma le tecniche di conservazione e di valorizzazione dei terreni sono ancora poco applicate. Il progetto prevede la coltivazione di un terreno di 15 ettari a Gumsa, la predisposizione di quattro fosse per raccogliere il concime, la realizzazione di un pozzo, dotato di una pompa, collegato ad un sistema di irrigazione e l’acquisto di tutta l’attrezzatura e delle sementi necessarie per l’attività orticola.
4. Realizzazione di una banca dei cereali (Prog. 259)
Luogo: Villaggi di Dahore e di Djikologo
Paese: Burkina Faso
Costo totale: 13813305 FCFA = 21057 €
Il progetto prevede la realizzazione di due banche dei cereali nei villaggi di Dahore e di Djikologo, nella Provincia di IOBA. L ‘insufficienza, la cattiva gestione dei raccolti e le difficoltà legate all’approvigionamento dei cereali concorrono ad aumentare l’insicurezza alimentare. Nello specifico l’intervento, prevede, attraverso la gestione di queste due banche dei cereali, la raccolta e la vendita di questi prodotti durante tutto l’anno e a prezzi equi e accessibili per tutta la popolazione. Tale attività genererà una rendita economica per le donne dell’Associazione che gestiranno i due istituti e per le loro rispettive famiglie.
5. Creazione di una banca dei cereali (Prog. 269)
Luogo: Kompienga
Paese: Burkina Faso
Costo totale: 8071214 F CFA = 12304 €
Il Burkina Faso è un paese della fascia saheliana in cui la maggioranza della popolazione (90%) si dedica principalmente all’agricoltura che diventa in questo modo il primo mezzo di sopravvivenza. Tuttavia le popolazioni sono soggetti a lunghi periodi di magra dovuti ad una cattiva gestione dei raccolti. La Banca dei Cereali è uno strumento per lo sviluppo locale che permetterà attraverso la partecipazione popolare di combattere contro la scarsità dei beni alimentari. Essa raccoglie e acquista i cereali, li stocca, li conserva per poi rivenderli alla popolazione ad un prezzo non speculativo, assicurando così l’approvigionamento dei cereali della provincia e della sicurezza alimentare. La Banca dei cereali, attraverso la stipulazione di contratti con i produttori, acquista i cereali in eccesso. Con questi ricavi gli agricoltori, membri del gruppo della Banca dei Cereali, possono comprare prodotti di base e ciò che è necessario ai propri bisogni.
6. Realizzazione di due “super orti” nelle scuole primarie di Donsin e Gambaga (Prog. 116)
Luogo: Scuole di Donsin e di Gambaga, Diocesi di Koupéla
Paese: Burkina Faso
Costo totale: 5380430 F CFA = 8202 €
L’aumento della speranza di vita dei bambini e il livello di nutrizione insieme ad una corretta educazione in ambito alimentare sono fattori strettamente legati tra loro. In Burkina Faso queste condizioni non sono ancora possibili per migliaia di bambini. La realizzazione dell’orto scolastico, come previsto dal progetto, non è solo una piattaforma per l’apprendimento di tecniche orticole ma è anche un mezzo sia per migliorare il livello qualitativo della nutrizione sia per educare i bambini a questo genere di attività. I due “super orti” che verranno realizzati, saranno dotati di un sistema di irrigazione “goccia a goccia” e dell’attrezzatura necessaria alla copertura per difendere il raccolto dagli agenti atmosferici.
Settore IDRICO
Secondo uno studio dell’ONU, nel 1977 i deserti caldi e freddi coprivano il 44% della superficie della terra. Nel 2000 i deserti ne ricoprivano il 63%. Inoltre la desertificazione è una minaccia per un terzo delle terre emerse del globo, abitate da un quinto della popolazione mondiale.
Nei paesi del Sahel, fra i più esposti a questa calamità, la povertà e l’inosservanza delle leggi della natura sono le cause primarie del problema e più in generale di tutti i danni arrecati all’ambiente.
Qui di seguito vengono riportati alcuni progetti proposti dalla Fondazione Jean Paul II per il Sahel, la cui sfera d’azione si estende in Burkina Faso, Capo Verde, Ciad, Gambia, Guinea-Bissau, Mali, Mauritania, Niger e Senegal e che si pongono come obiettivo principale di lottare contro la desertificazione e le sue cause e di aiutare le vittime della siccità nei paesi del Sahel.
Il processo di desertificazione è causato sia da variazioni climatiche che dall’azione dell’uomo. In particolare il problema dell’inaridimento dei suoli nel Sahel è una conseguenza della spinta demografica e della pressione umana sulle risorse naturali che determinano: l’esasperato sfruttamento agricolo della terra, l’abbandono del maggese (il riposo della terra), un progressivo disboscamento dovuto all’utilizzo del legname come principale fonte di energia.
Poiché l’uomo è il fulcro di questo problema le azioni specifiche che si vogliono compiere per contrastare questo fenomeno dovrebbero comprendere anche corsi formativi in materia di difesa e di preservazione dell’ambiente.
Gli interventi che qui proponiamo riguardano principalmente la realizzazione di pozzi che consentiranno un migliore e più agevole approvvigionamento di acqua potabile per le popolazioni locali. La realizzazione di questi pozzi è di vitale importanza poiché spesso costituiscono l’unica risorsa d’acqua per i villaggi e numerose donne devono percorrere a piedi ogni giorno enormi distanze a piedi per poter recuperare un po’ d’acqua per far da mangiare, per bere.
Infine l’acqua dei pozzi favorisce anche lo sviluppo di attività produttrici di reddito quali l’allevamento e l’agricoltura.
1. Realizzazione di un pozzo (Prog. 127)
Luogo: Villaggio di Nabdogo, Comune di Saponé
Paese: Burkina Faso
Costo totale: 6930000 F CFA = 10570 €
Il villaggio di Nabdogo, comune di Saponé è situato a sud di Ouagadougou. In questa zona sono alti i rischi di malattie legate al consumo di acqua insalubre poiché molte famiglie utilizzano l’acqua recuperata dalle pozzanghere o dai corsi d’acqua.
Gli obiettivi del progetto sono i seguenti:
- realizzare un pozzo che garantisca alla popolazione la fornitura di acqua sia per l’ uso privato che per la produzione agricola;
- informare e sensibilizzare gli abitanti sulle risorse di acqua, sul suo utilizzo e sui rischi legati al consumo di acqua inquinata;
- creare un comitato di gestione (COGES) per lo sviluppo del villaggio efficace ed efficiente;
- combattere le malattie derivanti dall’utilizzo di acqua sporca;
- riduzione delle distanze da percorrere per raggiungere il pozzo.
2. Realizzazione di un pozzo con pompa manuale (Prog. 113)
Luogo: Villaggio di Gohin, dipartimento di Pouytenga
Paese: Burkina Faso
Costo totale: 5952500 F CFA = 9074 €
La realizzazione di un pozzo è richiesta dalla popolazione del villaggio di Gohin, provincia di Kourittenga, poiché i punti esistenti per l’ approvvigionamento dell’ acqua sono molto lontani e le donne devono percorrere ogni giorno 3,50 Km. Dal punto di vista sanitario l’utilizzo di acqua proveniente dalle paludi e dagli acquitrini comporta una scarsa igiene e porta con sé malattie quali la dissenteria e il tifo.
Gli obiettivi del progetto sono i seguenti:
- offrire al villaggio di Gohin un punto per rifornirsi di acqua potabile;
- migliorare le condizioni di vita della popolazione;
- facilitare l’esecuzione di alcune micro-attività quali: orticultura la gestione di vivai,ecc..;
- ridurre le distanze che le donne devono percorrere ogni giorno per cercare l’acqua
- la realizzazione della trivellazione necessaria per il pozzo;
- la messa in opera di una pompa manuale;
- la costruzione di una super struttura che faciliti le attività dell’orticultura
Settore IMPRENDITORIA
L’Africa sta cambiando rapidamente e sta ponendo come una nuova frontiera delle relazioni economiche nel panorama mondiale. L’incremento della domanda di materie prime da parte delle economie asiatiche, Cina ed India, in testa, sta favorendo l’aggancio dei mercati africani ai processi di globalizzazione, permettendo nel contempo di progredire sul piano della riduzione del debito e del risanamento finanziario.
L’Africa Subsahariana in particolare sta diventando un’area di interesse per le imprese italiane. Per competere su questi mercati l’azione pubblica ha avviato un piano di iniziative mirate e concentrate su alcuni paesi.
I progetti che qui proponiamo riguardano l’avvio o la ristrutturazione di piccole attività nell’ambito dell’imprenditoria.
Nell’Africasubsahariana le donne ricoprono un ruolo fondamentale per il sostegno della famiglia. Infatti oltre a dedicarsi ai lavori domestici cui non viene riconosciuta una valorizzazione economica, partecipano durante la stagione delle piogge ai lavori nei campi e durante tutto l’anno svolgono delle piccole attività che contribuiscono in certi casi anche più del 50% dei redditi familiari. Ciononostante si scontrano contro ostacoli di varia natura che frenano la loro emancipazione. In primo luogo dispongono di conoscenze tecniche molto limitate per la trasformazione dei prodotti locali e per la gestione di un’attività imprenditoriale. Per questo motivo i progetti da noi proposti prevedono anche una parte di formazione che riguarda l’apprendimento delle principali regole che regolano il mercato e alcune tecniche di imprenditoria e gestione economica in modo da poter rendere autonome tali attività e renderle in grado di poter generare redditi e di conseguenza innescare un meccanismo che produrrà uno sviluppo sostenibile.
1. Sostegno alla cooperativa di donne “Sigiti Mogo Son” (Prog. 77)
Luogo: Nouna
Paese: Burkina Faso
Costo totale: 4834500 F CFA = 7370 €
La cooperativa di donne “Sigiti Mogo Son” si trova nel comune di Nouna che conta una popolazione di circa 24000 abitanti di cui il 51% è costituito da donne. La maggior parte delle donne esercitano attività che permettono a loro di contribuire al sostentamento della famiglia. La cooperativa ha identificato nella valorizzazione di certe specie (Néré e Karité) un genere di attività che può generare reddito per queste donne. Il progetto prevede la formazione di 80 donne, della cooperativa, sulle tecniche di trasformazione dei grani del Néré e del Karité, che permetterà loro di avviare attività remunerative in grado di renderle finanziariamente autonome. Inoltre saranno predisposte 2 aree di 2400 (1200 di Karitè e 1200 di Néré) e ciascun membro delle cooperativa disporrà di un’area di 60 piedi da coltivare.
2. Sviluppo dell' imprenditorialità femminile a Kaolack (Prog. 309)
Luogo: Diocesi di Kaolack
Paese: Senegal
Costo totale del progetto: 13232835 F CFA = 20172 €
Questo progetto di sviluppo dell’imprenditorialità femminile nella diocesi di Kaolack si pone come obiettivo globale quello di combattere la povertà creando opportunità di inserimento, per le donne, nel circuito economico. Il tasso di povertà in questa zona è del 45,4%, ossia 35664 nuclei famigliari su un totale di 88675 sono poveri. Il 93% di queste famiglie vive nelle campagne.
Questa situazione di indigenza colpisce particolarmente le donne che costituiscono una categoria molto vulnerabile.
Il progetto si pone i seguenti obiettivi:
- rinforzare le capacità dei responsabili delle organizzazioni femminili attraverso la gestione di due seminari formativi, della durata di 3 giorni per 50 donne;
- dotare le donne di crediti economici che permetteranno a loro di sviluppare attività di Commercio negli ambiti della trasformazione di frutta e legumi e in quello delle tinture e confezioni;
- coordinare le attività del progetto tramite incontri con le responsabili per pianificare le strategie e le attività.
3. Microcredito in Burkina Faso
Luogo: Kaya
Paese: Burkina Faso:
Costo totale del progetto: 15000 €
Quota ancora da finanziare: 12500 €
La Cooperativa Diocesana di risparmio e di credito di Kaya è un organismo di microfinanza di tipo mutualistico costituito nel 2008 e offre ai suoi soci (di cui 540 sono uomini, 311 sono microimprese e associazioni e 324 sono donne) servizi di risparmio e prodotti creditizi.
La politica creditizia della cooperativa si basa sui seguenti principi:
- Rapporto personale con i soci-richiedenti
- Massimo contenimento del rischio d’insolvenza
- Diversificazione del portafoglio
- Qualificazione e formazione degli operatori
- Non discriminazione dei richiedenti (sociale, etnica, religiosa)
- Riservatezza nella gestione delle informazioni
- Assenza di conflitti d’interesse per funzionari e dipendenti
I destinatari dei crediti possono essere persone, famiglie, microimprenditori, microproduttori gruppi e associazioni locali. Per poter accedere ai crediti occorre essere socio della cooperativa da almeno tre mesi, risiedere nella Diocesi di Kaya, risparmiare regolarmente e depositare almeno una parte dei propri risparmi presso la cooperativa, domiciliare il salario o lo stipendio presso la cooperativa, non avere precedenti pregiudizievoli ed essere iscritto al Registro di Commercio (per le microimprese).
Attraverso questi crediti i richiedenti possono far fronte alle proprie esigenze basilari. Ad esempio nel caso di microimprenditori questa opportunità può rappresentare la possibilità di acquistare le attrezzature necessarie alla propria attività oppure nel caso di un produttore agricolo consisterà nell’acquisto di fertilizzanti, impianti di irrigazione.
Le fonti di finanziamento della cooperativa sono: i risparmi dei soci, i rifinanziamenti bancari oppure donazioni.
L’obiettivo che si vuole raggiungere nel 2014 è quello di raccogliere 15000 euro in modo da poter dare la possibilità alla cooperativa di erogare fino a 30 nuovi microcrediti a favore di soggetti a basso reddito e di microimprenditori.