L'Europa abbraccia l'Africa
L’Europa abbraccia l’Africa vuole promuovere, attraverso gli interventi di rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano ed europeo, una cultura di sviluppo solidale tra l’Europa e l’Africa.
Attraversiamo un momento difficile dal punto di vista economico, ma questo non ci impedisce di guardare ai popoli che rischiano la loro sopravvivenza sia per cause naturali, come la progressiva desertificazione dei loro territori, sia per l’abbandono di interesse da parte dei paesi occidentali, oggi maggiormente ripiegati sui problemi che riguardano se stessi più che alla sopravvivenza di quelli lontani. Siamo tuttavia convinti che la Civiltà Europea abbia ancora un immenso patrimonio ambientale, economico e culturale che le farà non solo superare questo momento negativo, ma che le permetterà di essere di nuovo elemento trascinante per i paesi in via di sviluppo.
Nell’aprire le braccia all’Africa apriamo per noi stessi la via ad una nuova crescita. Il programma della campagna mira quindi alla realizzazione di un duplice obiettivo:
a) Promuovere piccole medie aziende europee, favorendo in tal modo l’occupazione e la ripresa dell’economia dell’Europa
b) Dare impulso e sostegno ad un rilevante numero di Microimprese nel continente africano, con vantaggi sia per le popolazioni locali, sia per lo sviluppo di nuove fette di mercato per l’Europa, contribuendo altresì a ridurre la pressione migratoria da quel continente verso le coste europee.
Piano Europa/Africa
per PMI europee, occupazione giovanile e microimprese africane
L’Unione Europea stanzi strategicamente per lo sviluppo una quota di Bilancio in 3 anni consecutivi di 200 miliardi di euro a favore di:
a) Le PMI europee, delle oltre 10 milioni di Aziende, che aderendo al Piano Europa-Africa attingerebbero ai Fondi UE impegnandosi innanzitutto ad assumere ognuna almeno una delle professionalità giovanili europee per avviare la loro internazionalizzazione.
b) Le figure professionali giovanili in Europa, parte di oltre 8 milioni in attesa di occupazione, assunti dalle PMI fungerebbero da mediatori di assistenza allo sviluppo in sinergia dei due continenti, con trasferimento di know how e creazione di nuove opportunità di mercati, tra ciascuna PMI europea e la corrispondente Microimpresa/Cooperativa in Africa.
c) Le Microimprese in formazione in Africa, che diventeranno presto oltre 1 milione, ciascuna con almeno 5 persone impegnate, metterebbero in opera una significativa parte di tutta la forza-lavoro dell’Africa per il loro e il nostro sviluppo, portando all’Europa e all’Africa nuovi grandi aree di crescita sinergica e più integrale, nonché la salutare riduzione delle masse migratorie verso il Nord del Mediterraneo in cerca di lavoro.
Conclusione
Si raggiungerebbero per l’Europa tre obiettivi contemporaneamente:
a) Una crescita pluriennale dello sviluppo non solo economico ma soprattutto morale dell’intero Continente
b) Si ridurrebbe notevolmente la piaga della disoccupazione
c) Si ridurrebbe significativamente l’immigrazione di massa con i conseguenti drammi di integrazione in Europa.
Contro la crisi vince la solidarietà
Sei un imprenditore?
Realizza un microprogetto in Africa attraverso il lavoro dei giovani
È una nuova formula di aiuto allo sviluppo nei Paesi poveri che, nello stesso tempo, crea un ponte tra l’Impresa italiana e quella nascente, tramite i Missionari, sul posto.
Questo primo contatto consente all’Impresa italiana di:
a) Contribuire ad un progetto di sviluppo in loco e, se interessata, approfondire la relazione.
b) Acquisire i contatti e le conoscenze per sviluppare una possibile partnership con le imprese/cooperative locali.
c) Entrare in una nuova rete di relazioni con la popolazione locale al fine di cogliere nuove opportunità di sviluppo commerciale e imprenditoriale delle Imprese Italiane, non per de-localizzare attività già operanti in Italia ma per allargare queste a nuovi mercati più giusti.
Con chi mi relaziono?
Inizialmente con il Comitato, che coordina una rete di Missioni sul posto e fa da riferimento per le Imprese italiane interessate. Successivamente con i Missionari operanti sul posto.
Come operiamo?
Inviamo all’Impresa interessata una lista delle località e dei relativi Progetti da realizzare. Sulla base di tale lista l’Impresa italiana può scegliere la località ed il relativo Progetto da realizzare avviando così il contatto diretto. Il contributo finanziario al Progetto scelto è assoggettabile a detrazione fiscale (ai sensi dell’art. 14 legge 80/2005) fino all’importo massimo di 70.000 €. La realizzazione del Progetto consente all’Imprenditore italiano di prendere contatti diretti con i Responsabili locali e concordare le eventuali attività da sviluppare.
I vantaggi per l'imprenditore
Conoscere e relazionarsi con nascenti attività produttive in loco.
Inserimento in contesti socio-economici in crescita, potenzialmente interessati all’attività
Per maggiori informazioni circa i Progetti da realizzare è possibile fissare un incontro con il Comitato a Roma o a Milano.